Nello scenario della musica pop – un genere appartenente alla popular music che trova origine nella sua forma moderna come derivazione del rock and roll – ecco affacciarsi una nuova promessa: “Inume” in arte, Alessandro Trombettieri all’anagrafe, è un trentatreenne di origine pugliese, da quindici residente nella capitale dove si è formato come baritono al conservatorio di “Santa Cecilia”, continuando tuttavia a nutrire e a coltivare la sua passione per la musica pop.
Inume, IlNuovoME influenzato dall’energia della divinità Nume, fa la sua ufficiale apparizione come musicista pop lo scorso 27 luglio con “Dimmi dove vai a passeggiare”, un brano che raccoglie tutte le conoscenze musicali dell’artista e libera i sentimenti generati da uno spaccato di vita vissuto così importante da lasciare i segni sull’anima. Tutto ha inizio quando per istinto, Alessandro, ormai Inume, comincia a gettare fiumi di parole su un foglio bianco. La sua mano è libera, spinta solo da un battito che risponde a quel muscolo involontario che detta il ritmo e scandisce le parole ed è, così, che, seduto sul divano di casa in un pomeriggio qualsiasi, prendono corpo pensieri ed emozioni.
Il brano, però, vuole essere accompagnato da un video e come a volte capita nella vita Inume ha la fortuna d’incontrare e stringere un rapporto professionale con Giulia Alfonzetti, persona dotata di passione e amore per l’infinito mondo del videomaker. Per l’arrangiamento del brano, invece, l’artista si affida alla collaborazione del fidatissimo amico Federico Paciotti.
L’elemento ricorrente nel video è la maschera che, naturalmente, ci rimanda alla narrativa pirandelliana, quella maschera che spesso indossiamo nella vita di tutti i giorni, così come quando siamo innamorati e che, spesso, ci porta a comportarci non per quello che siamo ma per quello che gli altri si aspettano da noi. Tutto è mistico, quasi surreale cadenzato dai passi di una danza che
celebra quel sentimento tra Uomo e Donna a volte così difficile da lasciare andare, nonostante tutto. Inume si sveglia all’improvviso da un sonno indotto dai mille pensieri.
Si volta. La maschera è lì, accanto a lui, sul bianco lenzuolo.
Graziella Busso
Giornalista pubblicista